L’agricoltura bresciana è in festa: domenica 12 novembre, nel cuore della città di Palazzolo, si svolgerà la Giornata Provinciale del Ringraziamento. Momento centrale della festa sarà la Santa Messa, alle ore 11 nella chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta, officiata dal Vescovo di Brescia Sua Eccellenza Monsignor Pierantonio Tremolada, alla presenza di centinaia di imprenditori agricoli, dei rappresentanti delle Istituzioni e del tessuto produttivo della provincia di Brescia.
“Per tutti gli agricoltori, per le nostre famiglie, insieme all’intera comunità, questa giornata è da sempre uno dei momenti più attesi e preziosi. E’ la festa in cui rendiamo grazie al Signore per la terra e i suoi frutti - spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Brescia”.
Alla celebrazione della Santa Messa seguirà la benedizione dei mezzi agricoli, raccolti ai piedi della parrocchia. Oltre 250 trattori fiammanti, ma anche alcune ‘vecchie glorie’, per sottolineare il cammino compiuto dalla nostra agricoltura. Un aspetto che sarà affidato anche alla presenza, in Piazza Roma di numerose donna vestite con i costumi della tradizione contadina che verrà raccontata anche attraverso la rappresentazione dei lavori antichi: l’intaglio del legno, l’impaglio delle sedie di legno, la creazione di oggetti con le foglie del mais e con l’arte dell’uncinetto.
Per tutta la mattinata, Coldiretti Brescia assicura una grandissima festa, nella piazza cuore della città. Se i trattori sfileranno la mattina nelle vie del comune pe poi parcheggiare nelle aree limitrofe la Chiesa, in piazza Roma dalle ore 8 alle 15, si terrà un’edizione specialissima del Mercato di Campagna Amica, con la possibilità per i buongustai di trovare in vendita diretta tutte le eccellenze dell’agricoltura bresciana. Ci saranno degustazioni e si potranno conoscere le tecniche di produzione delle specialità agroalimentari locali.
“La celebrazione della Giornata del Ringraziamento – conclude il Presidente Prandini - è un anello di una storia straordinaria che ha coinvolto una catena di generazioni di agricoltori che con la loro sensibilità e talento hanno preso coscienza non solo della loro dignità, ma anche del peso della loro presenza organizzata, soggetti attivi e corresponsabili della famiglia e dell’impresa agricola”.