24 Maggio 2010
BRESCIA, IL PRESIDENTE ETTORE PRANDINI: «OK ALL’UTILIZZO ENERGETICO DELLA POLLINA PER ALLEVAMENTI AVICOLI»

Brescia,  24 maggio  2010 –  Con l’approvazione in Senato del disegno di legge comunitaria per il 2009, il principale strumento di adeguamento dell'ordinamento nazionale alle previsioni comunitarie, è stata individuata una parziale soluzione al problema dell’impiego energetico della pollina, anche allo scopo di fronteggiare e prevenire l’inquinamento da nitrati dovuto alla gestione delle deiezioni e delle lettiere avicole.
Come sottolinea il Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini, «È a attribuire esclusivamente a Coldiretti il merito di questo straordinario risultato. Una soluzione frutto di numerose istanze mosse a livello istituzionale, nonché di molteplici sollecitazioni formulate da Coldiretti Brescia volte a consentire l’utilizzo a fini energetici delle sostanze indicate e, quindi, la possibilità di gestire le stesse al di fuori del campo di applicazione della disciplina in materia di rifiuti. Nella norma di nuova approvazione, quindi, la pollina destinata alla combustione nel medesimo ciclo produttivo, previa autorizzazione, viene indicata tra i sottoprodotti».
Per quanto concerne l’individuazione delle caratteristiche delle deiezioni oggetto di previsione, la disposizione dev’essere integrata con le prescrizioni contenute nella normativa in materia di fertilizzanti, mentre, con riferimento alle condizioni e modalità di utilizzo, la previsione rinvia all’allegato del codice ambientale sulle biomasse combustibili ed all’autorizzazione dell’ente competente.
«Tale provvedimento – evidenzia Prandini-  è necessario ai fini dell’impiego energetico della pollina;  a differenza di quanto previsto nella stessa norma per l’utilizzo di alcuni
sottoprodotti derivanti dai processi di vinificazione e di distillazione, l’autorità amministrativa può  prevedere  specifiche condizioni e modalità atte ad assicurare la piena compatibilità ambientale e la migliore efficienza delle operazioni svolte».
Pur evidenziando la particolare utilità della previsione inserita nella legge comunitaria volta alla valorizzazione dei residui produttivi agricoli indicati, è comunque auspicabile l’integrazione delle normative di riferimento con l’ampliamento delle possibilità di impiego energetico delle deiezioni animali anche ai casi di utilizzo in un ciclo produttivo diverso da quello di provenienza e inserendo, in via generale, la pollina ed il digestato derivante dagli impianti di digestione anaerobica nell’elenco delle biomasse combustibili disciplinate nel codice ambientale.

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