Boom del vino bio in Lombardia. Secondo un’analisi della Coldiretti regionale realizzata in occasione dell’apertura di Vinitaly, le superfici a vigneto per questo tipo di produzione sono aumentate del 150% passando da 870 a oltre 2.200 ettari, dal 2008 a oggi. Si tratta – spiega Coldiretti Lombardia – di quasi l’11% dell’intera superficie coltivata a vite in Lombardia che nel 2015 ha superato i 20.500 ettari.
“Il vino – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – rappresenta non solo una dimensione economica, ma anche culturale dei territori, soprattutto in una regione come la nostra dove quasi il 90% del vino è dedicato a produzioni di alta qualità, per un totale di oltre 150 milioni di bottiglie. Dalla Valtellina a Mantova, dalla Franciacorta alla zona del Lugana nel Bresciano, dall’Oltrepò Pavese alle colline di San Colombano, la Lombardia offre un grande varietà di vigneti e storie”.
"La nostra azienda ha puntato sulla qualità come strumento per ottenere risultati sempre più convincenti sia in Italia che all'estero. Il nostro export ha toccato circa il 15% rispetto al totale della vendite e i mercati in cui siamo presenti sono America, Giappone e Nord Europa" spiega Silvano Brescianini dell’azienda biologica Barone Pizzini di Provaglio d’Iseo. L’agricoltura italiana – spiega Coldiretti - è diventata la più green d’Europa: il nostro Paese conta 49.070 imprese biologiche, in aumento del 12% rispetto all’anno precedente, con la superficie coltivata superiore al milione di ettari. Le aziende bio italiane – conclude la Coldiretti - sono il 17% di quelle europee, al secondo posto la Spagna (30.462 imprese, 12% dell’Ue) e la Polonia (25.944, 10% di quelle europee). Il 62% degli italiani - conclude Coldiretti - è disposto a pagare di più un alimento bio, il 65% per uno che garantisce l’assenza di Ogm.
Come quella di Mimma Vignoli, titolare con la suocera Amedea dell’azienda agricola Corte Pagliare Verdieri di Commessaggio. Dal 2000 coltiva 3 ettari di terreno a vigneto (per il 90% l’antica varietà Lambrusco viadanese, la parte restante Ancellotta, Salamino e Sorbara) per la produzione biologica di vino, che vende anche all’estero. Una parte dei 170 ettolitri prodotti, dal 10 al 15%, è destinata, infatti, all’esportazione, soprattutto in Giappone e negli Stati Uniti. “Proprio nei giorni scorsi – spiega Mimma Vignoli - è partito un carico per New York. Avremmo molte più richieste, ma per ora non intendo aumentare la produzione. I miei clienti stranieri hanno imparato che devono aspettare”. Intanto – spiega la Coldiretti regionale - l’export totale del vino lombardo ha raggiunto i 255 milioni di euro.
Intanto i cambiamenti dell’ultimo mezzo secolo nei consumi e nella produzione, le innovazioni dalla vigna al bicchiere, la tutela della qualità ed i controlli, l’impetuosa crescita all’estero e la storica sfida con i cugini francesi, hanno segnato le tappe del successo italiano al centro del dossier di Coldiretti, presente al Vinitaly da domenica 10 aprile 2016 dalle ore 9,30 al Centro Servizi Arena - stand A, tra il padiglione 6 e 7, dove in esclusiva, per la sola giornata inaugurale, saranno esposte le innovazioni più significative dell’ultimo cinquantennio. Lunedì 11 aprile ci sarà uno spazio dedicato a frodi e inganni con la “Cantina degli orrori”, mentre martedì 12 aprile sarà in mostra la prima “Top ten dei vini più venduti in Italia”.