Il via libera in maniera stabile ai servizi di asporto e consegna a domicilio rappresenta una nuova opportunità per gli agriturismi, tra le attività agricole più duramente colpite dall’emergenza coronavirus. Coldiretti Brescia commenta positivamente le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, che ha annunciato l’inserimento in legge nei prossimi giorni di questa possibilità. Una misura attesa e più volte sollecitata con Terranostra Lombardia, l’associazione promossa da Coldiretti che rappresenta e riunisce gli agriturismi.
“Poter affiancare questi servizi alla ristorazione in loco – afferma Tiziana Porteri Presidente Terranostra Brescia e imprenditrice agrituristica di Bedizzole –, significa dare agli agriturismi ulteriori strumenti per rilanciare l’attività dopo mesi di inattività a causa del lockdown, che ha messo in ginocchio l’intero comparto. In questo senso sono inoltre positive le misure di semplificazione annunciate dall’assessore Rolfi, in particolare quella relativa alla somministrazione dei pasti”.
Riaprire in sicurezza gli agriturismi
Gli effetti dell’emergenza coronavirus sugli agriturismi sono molteplici: oltre al crollo della domanda interna, pesa il calo del turismo, senza dimenticare le cancellazioni forzate delle cerimonie religiose (cresime, battesimi, comunioni, matrimoni) che si svolgono tradizionalmente in questo periodo dell’anno. In primavera, inoltre, si concentrano le attività ricreative e di fattoria didattica che molti agriturismi svolgono, per dare la possibilità ai ragazzi di stare all’aria aperta, in collaborazione con le scuole, ora chiuse.
Occorre far riaprire subito gli oltre 350 agriturismi bresciani, sui 1600 a livello lombardo, che si trovano in campagna, in strutture familiari e lontano dagli affollamenti, con spazi adeguati per i posti letto e a tavola. “Ci sono le condizioni per far rispettare le misure di precauzione – precisa Tiziana Porteri - queste strutture devono quindi poter ripartire subito, aprendo i cancelli delle cascine, i percorsi naturalistici, le visite agli animali e gli spazi a tavola dove assaggiare le specialità della tradizione contadina dell’enogastronomia Made in Italy”.
Bisogna anche consentire, come sottolineato da Coldiretti in un incontro con l’assessore Rolfi, di ripartire con le attività ricreative, i campi vacanza e le fattorie didattiche a contatto con la natura, sfruttando i grandi spazi all’aperto, dando la possibilità alle strutture di tornare ad accogliere bambini e ragazzi. In questo modo, si aiuterebbero i genitori rientrati al lavoro, che non possono contare sulle scuole, offrendo così sostegno alle famiglie.