Al via il progetto didattico “Agribenessere… a Scuola di Salute”, per combattere l’obesità. “In Italia un bambino su quattro è in sovrappeso per l’alimentazione scorretta”
No all’obesità, sì ai cibi sani e allo sport. No alle “merendine spazzatura” nelle scuole, sì agli alimenti locali, freschi e sani, come spremute, frutta e verdura di stagione, per contribuire a sconfiggere i problemi di eccesso di peso e obesità.
E’ quanto sottolinea Coldiretti Cremona, che ha dato avvio a un altro anno di “educazione alla Campagna Amica nelle Scuole”, attraverso il progetto “Agribenessere …a Scuola di Salute”, che offre agli alunni l’occasione di scoprire tutto il valore del vero Made in Italy, incontrando gli agricoltori, visitando le aziende agricole e i mercati di Campagna Amica, scoprendo le fattorie didattiche e gli agrinido del territorio, cogliendo l’occasione per riflettere su scelte a tavola che premino la qualità, l’origine garantita, la stagionalità.
Tra i percorsi proposti, uno dei più gettonati è “Obesità? No, grazie!”, con interventi in classe che approfondiscono i corretti comportamenti alimentari, con utili ‘consigli del benessere’. “Le scelte alimentari non possono prescindere dalla vera conoscenza di ciò che si porta in tavola: da qui l’attenzione alle produzioni della nostra terra e alla stagionalità degli alimenti. Il tutto va corredato dall’attività fisica – sottolinea Tino Arosio, Direttore di Codliretti Cremona –. E’ questo un tema fondamentale, in un Paese come l’Italia, dove quasi un bambino su quattro (il 22,2%) è in sovrappeso, mentre il 10,6% è addirittura obeso, secondo l'ultimo Rapporto Okkio alla salute. Una situazione paradossale, nella patria della dieta mediterranea”.
L'aumento di peso – rimarca Coldiretti Cremona – è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto. E le tendenze non sono incoraggianti perché con la crisi il numero dei bambini e adolescenti che mangia frutta e verdura a ogni pasto è sceso al 35% nel 2013 rispetto al 37% dell’anno precedente, mentre quelli che la mangiano una volta al giorno sono passati al 35% contro il 39% e si registra anche un aumento di coloro che non l'assumono o lo fanno un massimo di 2 volte a settimana (31% contro il 24%).
“Un fatto decisamente positivo è la recente approvazione di un protocollo da parte dei venti assessori all’agricoltura delle regioni italiane, nel quale si afferma che “è vietata la distribuzione ai minori, mediante distributori automatici e in ogni luogo aperto al pubblico, di alimenti e bevande sconsigliati ovvero contenenti un elevato apporto totale di lipidi per porzione, grassi trans, oli vegetali, zuccheri semplici aggiunti, prodotti ad alto contenuto di sodio, nitriti e/o nitrati utilizzati come additivi, aggiunta di zuccheri semplici e dolcificanti, elevato contenuto di teina, caffeina e similari” spiega Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona. “Cogliamo l’occasione per dire ai Sindaci e alle Scuole che Coldiretti è pronta a fare la propria parte, anche condividendo progetti di fornitura dei prodotti a km zero nelle mense”.
