E’ partito il progetto della Cooperativa L’Umana Avventura, in collaborazione con il Patronato Epaca e la fattoria didattica Il Campagnino. Obiettivo: aiutare le madri extracomunitarie ad uscire dall’isolamento
S’intitola “Tutti i colori dell’arcobaleno” ed è un progetto nato per favorire l’integrazione delle donne straniere in Italia. Promosso dalla Cooperativa L’Umana Avventura, il progetto ha trovato la convinta collaborazione dell’Epaca, il Patronato sorto in casa Coldiretti, che ha coinvolto nell’iniziativa l’azienda agrituristica-fattoria didattica “Il Campagnino” di Pessina Cremonese.
“I Comuni della provincia di Cremona sono interessati da una forte presenza di cittadini stranieri, molti dei quali sono occupati in agricoltura. Le mogli di questi lavoratori, giunte in Italia per ricongiungersi al marito, spesso non hanno un lavoro e tendono a vivere relegate in casa, senza conoscere la lingua italiana. I loro contatti sono in genere limitati a famiglie della stessa etnia, e questo alimenta un isolamento che si traduce anche nella difficoltà ad accedere a tutti quei servizi, a tutti quei supporti, che il nostro territorio mette a disposizione delle madri e dei bambini – spiega Damiano Talamazzini, Responsabile provinciale del Patronato Epaca –. Il progetto propostoci dalla Cooperativa L’Umana Avventura si pone l’obiettivo di sostenere le mamme extracomunitarie nel ruolo genitoriale e favorirne l’autonomia. E’ una mano tesa a tante donne, un’occasione per aprirsi all’incontro con la società italiana”.
Il progetto si è tradotto in realtà con l’adesione dell’azienda agricola Il Campagnino di Pessina Cremonese, che ha messo a disposizione gli spazi dove, una volta alla settimana, le donne si incontrano divenendo protagoniste di laboratori ludico-creativi (con la partecipazione dei loro bambini), ma anche di momenti di alfabetizzazione; il tutto con la presenza di un’équipe composta da figure professionali quali un’educatrice per adulti, un’educatrice addetta all’infanzia, una psicologa e una mediatrice linguistico-culturale.
All’invito rivolto dalla Cooperativa L’Umana Avventura e dal Patronato Epaca ha risposto, ad oggi, un gruppetto di donne indiane, mamme che prendono parte ai laboratori insieme alle figlie e ai bambini. Un pomeriggio trascorso con loro permette realmente di cogliere “i colori” – ma anche i sapori – “dell’arcobaleno”. Nella veranda, come pure nella cucina dell’agriturismo, si può osservare un vero e proprio “scambio” di conoscenze, esperienze e cultura, tra le signore indiane, le giovani imprenditrici agricole del Campagnino e l’équipe de L’Umana Avventura. Si confrontano le ricette, sperimentandole in cucina, si mettono in comune le tradizioni, si svelano conoscenze e ‘trucchi’ in fatto di abbigliamento, costumi tradizionali, cura del corpo. Dai fornelli della cucina si passa ai tavoli della sala, per la lezione di alfabetizzazione, quando ogni gesto, ogni oggetto, diventa “parola”, ogni esperienza appena condivisa si traduce in una frase, in una piccola porzione della lingua italiana di cui ci si impadronisce, con fatica, impegno ed entusiasmo.
“Se si pensa che la madre è il più importante veicolo di trasmissione culturale per i figli, risulta chiara l’importanza di promuovere occasioni d’incontro delle madri immigrate, non solo come aiuto al loro inserimento ed alla loro integrazione, ma anche come atto preventivo, per ridurre fenomeni di emarginazione culturale e sociale dei figli” evidenzia la Cooperativa L’Umana Avventura che, dopo il positivo debutto al Campagnino, punta con la collaborazione dell’Epaca a trovare altre aziende ove riproporre l’iniziativa.
gruppetto di donne indiane che prendono parte ai laboratori insieme alle figlie e ai bambini