Numerosi Sindaci del territorio, accanto a molti agricoltori, hanno preso parte al primo dei due incontri promossi da Coldiretti Cremona in collaborazione con i Comuni di Cappella de’ Picenardi e di Ripalta Guerina, per affrontare insieme il tema “Imu”. L’appuntamento si è tenuto ieri, alle ore 18, presso il Teatro Comunale di Cappella de’ Picenardi: l’ampia sala era gremita, sia di rappresentanti dei Comuni del territorio che di imprenditori agricoli.
Accanto al Sindaco di Cappella de’ Picenardi, Raffaele Leni, c’erano infatti Sindaci e Assessori di Gabbioneta Binanuova, Piadena, Cicognolo, Drizzona, Torre de’ Picenardi, Rivarolo del Re, Vescovato, Volongo, Bonemerse, Gussola, Pieve d’Olmi, Malagnino, Derovere, Robecco d’Oglio, Pieve San Giacomo, Bordolano, Corte de’ Cortesi, Cà d’Andrea, Cingia de’ Botti, Voltido, Spinadesco, San Giovanni in Croce, Cella Dati, Casteldidone: davvero un’ampia rappresentanza degli Amministratori del Cremonese e del Casalasco, ai quali il Direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli ha illustrato la posizione dell’Organizzazione in materia di Imu, giudicata una vera patrimoniale agricola.
Se si considera che Coldiretti ha incontrato alcuni giorni or sono i Sindaci del Soresinese (prendendo parte alla Consulta dell’area soresinese, assise che raccoglie 19 municipi, riunita lo scorso giovedì 1 marzo presso la Sala consiliare di Soresina,), resta ora un ulteriore appuntamento, rivolto in primis agli Amministratori del Cremasco, fissato oggi, alle ore 18, presso l’Ufficio Zona Coldiretti di Crema, in via del Macello n. 34. Si riproporranno temi e ‘scaletta’: gli interventi politici a cura dei Sindaci promotori dell’iniziativa e del Direttore di Coldiretti Cremona, indi gli interventi tecnici, affidati a Elena Beduschi, avvocato e segretario comunale di Cappella de’ Picenardi, e a Maurizio Inzoli, fiscalista di Impresa Verde Cremona, chiamati ad illustrare in cosa consiste l’Imu e come essa vada ad incidere sui conti dei municipi e delle imprese agricole.
Come già avvenuto attraverso una comunicazione scritta rivolta a tutti i primi cittadini, anche nel corso degli incontri Coldiretti rinnova la propria richiesta, in merito alla nuova imposta su terreni e fabbricati rurali, espressa con grande franchezza: ai Sindaci si propone di utilizzare i poteri che la legge conferisce loro per mitigare l’impatto dell’imposta sulle vere imprese agricole.
“L’Imu è una vera e propria patrimoniale agricola che colpisce indistintamente la rendita fondiaria e il reddito da lavoro, senza fare la doverosa differenziazione – riassume il Direttore Simone Solfanelli –. Ai Comuni abbiamo dunque chiesto di porre al minimo stabilito dal Decreto nazionale l’aliquota prevista per i fabbricati strumentali delle vere imprese agricole”.