Dalla francese Parmalat vengono proposti agli allevatori italiani accordi capestro che sottopagano il latte al di sotto dei costi di produzione e spingono alla chiusura delle stalle. Lo rende noto Coldiretti che definisce come indecente la proposta di Parmalat di pagare il latte 36 centesimi al litri e riferimento l'indice medio nazionale della Germania, con l’inizio della nuova campagna che coincide con la fine del regime quote latte il 31 marzo 2015.
“La produzione italiana di latte - sottolinea Ettore Prandini Vice Presidente nazionale - si distingue per le elevate caratteristiche qualitative, e fare dunque riferimento ai prezzi tedeschi è una manovra speculativa del tutto ingiustificata e quindi inaccettabile”. D’altra parte la Parmalat – denuncia Coldiretti – si guarda bene dal praticare sul mercato italiano gli stessi prezzi di vendita al consumo per latte e formaggi della Germania. “L’arroganza della gruppo industriale è significativa di una posizione dominante sul mercato che – conclude Ettore Prandini – merita di essere attenzionata in Italia dall’Antitrust che è già intervenuto sanzionando la Lactalis, capogruppo della Parmalat, sia in Francia che in Spagna”.
“Il comportamento inqualificabile della parte industriale mette a rischio l’esistenza stessa dei nostri allevamenti e, con essi, la produzione del vero latte italiano, mentre i nostri mercati sono invasi da latte e cagliate anonime in arrivo dall’estero, poi spacciate per prodotto italiano, a danno di tutti – sottolinea Paolo Voltini, Presidente di Coldiretti Cremona –. Non ci nascondiamo le difficoltà, di fronte all’arroganza dell’industria, ma garantiamo che come Coldiretti stiamo dando e continueremo a dare battaglia”.
Per fare il punto della situazione Coldiretti Cremona dedicherà al tema zootecnia il convegno proposto nell’ambito della Fiera regionale agricola a Grumello Cremonese. “Parliamo di latte, il nostro presente e il nostro futuro” è il tema dell’incontro, fissato per venerdì 10 aprile alle ore 20.45 a Grumello (sala conferenze Cascina Castello), con il Vice Presidente nazionale Prandini, il Presidente Voltini e Giorgio Apostoli, Responsabile nazionale di Coldiretti dell’Ufficio Zootecnia.