In Lombardia negli ultimi tredici anni i danni causati dalla fauna selvatica, cinghiali compresi, sia alle coltivazioni che alle auto hanno superato i 17 milioni di euro, con una media di 15 incidenti stradali al mese. E’ quanto emerge da una elaborazione di Coldiretti Lombardia su dati regionali dopo l’ultima tragedia che ha coinvolto una donna di Pavia uscita di strada con la sua auto fra Zeme e Valle, in Lomellina, in una zona dove la presenza di cinghiali era già stata segnalata in passato e dove un mese fa un agricoltore aveva denunciato l’incursione di un branco nel suo campo di mais. L’anno scorso nel Pavese un uomo era morto nello schianto della sua auto contro uno di questi animali selvatici e nel 2015 un pensionato bresciano era stato attaccato e ucciso da un cinghiale. “La situazione non è affatto semplice – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – e questo non solo nella nostra regione, ma in tutta l’Italia dove solo nel 2015 ci sono stati 18 morti e 145 feriti a causa delle fauna selvatica oltre a 100 milioni di euro di danni. Servono misure efficaci per l’abbattimento dei cinghiali la cui carne, dopo le opportune verifiche igienico sanitarie, potrebbe essere destinata al consumo privato o a enti che operano nel sociale. Grazie all’impegno di Coldiretti verrà presto messa in discussione dal Consiglio regionale della Lombardia una proposta di legge per adottare misure atte a contrastare la proliferazione dei cinghiali nei nostri territori. A questo punto diventa sempre più urgente velocizzare il percorso legislativo”.