Il clima pazzo ha morso le mele della Valtellina tagliando di oltre il 40% la produzione 2017. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti Lombardia alla vigilia della raccolta che scatterà fra il 10 e il 15 agosto prossimi. “Prima le gelate di primavera, poi la siccità e il caldo hanno pesato sui nostri meleti che da soli rappresentano i due terzi dell’intera produzione lombarda” spiega Alberto Marsetti, Presidente della Coldiretti di Sondrio.
In Valtellina – spiega la Coldiretti Lombardia – si concentrano oltre mille ettari coltivati a mele, sui 1.546 a livello regionale, con una produzione media che in anni normali supera i 400mila quintali. Ma quest’anno sarà tutto diverso.
“Dalle nostre piante – spiega Bruno Delle Coste, Presidente del Consorzio Melavi, la più grande cooperativa della valle – di solito stacchiamo oltre 270mila quintali di frutti, mentre adesso non ce ne aspettiamo più di 180mila. In alcuni terreni è stata persa la quasi totalità del raccolto”. Daniele Franchetti, 32 anni, agricoltore di Ponte in Valtellina, racconta: “Sia la mia azienda, che quella di mio fratello, che si estendono per un totale di 8 ettari, sono state colpite dagli effetti del clima pazzo con le gelate primaverili e la siccità estiva. Abbiamo perso sicuramente il 50% della produzione, 150 tonnellate di mele circa”.
Nella stessa situazione anche altre aree della Lombardia, come Mantova dove ci sono quasi 200 ettari a meleto oppure Pavia con 150 ettari. “Il 2017 per noi sarà un anno da dimenticare: siamo partiti in primavera con le gelate e arriviamo ad oggi con la siccità – spiega Davide Zanlungo, che coltiva sette ettari di frutta a Varzi (Pavia), sulle colline dell’Oltrepò Pavese – Sulle mele possiamo stimare un danno del 70-80 per cento. Si è salvato qualcosa soltanto nei terreni più in alto, quelli che sono stati risparmiati dal gelo di aprile. Ma anche lì la situazione non è esaltante: le Gala, le prime a maturare, sono ancora molto piccole». «La gelata ha colpito duro anche nella mia zona: il calo della produzione potrebbe arrivare all’80 per cento – aggiunge Simone Rolandi, che nella sua azienda agricola di Val di Nizza (Pavia), sempre in Oltrepò, coltiva una decina ettari di frutteti – Nel fondovalle non è rimasto quasi niente, in alta collina qualcosa sì. Ma ora anche lì dobbiamo fare i conti con la scarsità d’acqua. Insomma, quello che non hanno fatto le gelate di aprile lo sta facendo oggi la siccità: le alte temperature e la poca acqua disponibile per l’irrigazione rischiano di darci il colpo di grazia”.
Conferma un calo di produzione anche Paolo Franzoni, 47enne di Quistello, in provincia di Mantova, che su tre ettari di terreno produce mele Royal Gala, Fuji, Golden, Pink Lady e Campanine, una varietà antica tipica del Basso Mantovano e Modenese: “A causa delle brinate di questa primavera giunta subito dopo la fioritura, sull’ettaro di frutteto delle Campanine ho avuto una perdita di circa il 70 per cento, ma ci sono piante non protette dalle reti che non hanno più nemmeno un frutto - spiega Franzoni - per le altre varietà la perdita è di circa il 30 per cento”. Produzioni di mele esistono anche a Brescia con 93 ettari, Bergamo con oltre 22 ettari, Cremona con 19 ettari, Milan e Monza Brianza ognuna con 9 ettari, Como e Lecco con 7 ettari a testa, Varese con poco più di 6 e Lodi con un ettaro e mezzo. In totale la Lombardia ha una potenzialità di quasi 600mila quintali a stagione di mele, sempre che il meteo, come è accaduto quest’anno, non ci metta lo zampino. “La Lombardia – spiega Ettore Prandini, Presidente regionale di Coldiretti – ha una potenzialità, escludendo meloni, angurie e uva, di quasi 800mila quintali di frutta fresca ogni anno”. Quest’anno le prime mele della Valtellina a essere raccolte saranno le Gala, seguite, verso fine agosto, da Golden, Red Delicious, Pink Lady, Modì e Fuji. La quasi totalità della produzione viene venduta attraverso i canali della grande distribuzione, ma sono in crescita – spiega la Coldiretti Lombardia – i mercati di Campagna Amica dove insieme ai frutti si possono trovare il succo di mela e le confetture. Ma c’è chi si sta buttando anche sulle vendite on line.
LO