Neve di maggio a Livigno in Valtellina, timori per il primo foraggio della stagione. Primavera “azzoppata” sulle cime lombarde: ieri una coltre bianca di circa 30 centimetri ha coperto i pascoli e le malghe attorno a Livigno a circa 1.800 metri di altitudine. “E’ già successo in passato che nevicasse a maggio, ma non con questo spessore. Se le temperature restassero vicine allo zero temiamo per l’erba dei pascoli che è la base principale dell’alimentazione delle nostre mucche” spiega Marco Silvestri, 34 anni, allevatore e presidente della Latteria di Livigno, realtà che raccoglie ogni anno un milione e mezzo di litri di latte dalle stalle della zona e della Valtellina.
Gli allevatori – spiega la Coldiretti Lombardia – temono un calo dal 10 al 15 per cento della raccolta di foraggio. Fra i 1.800 metri di Livigno e i 2.200 della località Oga – conferma il centro di osservazione nivo-meteo dell’Arpa Lombardia – sono caduti fra i 20 e i 40 centimetri di neve, con picchi di 70 centimetri a 2.650 metri di altitudine e si tratta di valori che, per quanto riguarda l’ultima decade di maggio, non rientrano nella norma del periodo.
“Negli alpeggi – spiega Silvestri – gli animali li porteremo a metà giugno, ma dobbiamo vedere come si evolve il tempo e soprattutto che conseguenze ci saranno con questa nevicata: il timore è che parte del foraggio fresco marcisca se non tornerà il bel tempo a sciogliere la neve e asciugare i campi”. Le previsioni dell’Arpa indicano “clima fresco” almeno fino a domenica: questa mattina a Livigno c’erano fra i 2 e i 3 gradi sopra lo zero.
“Gli uffici di zona della Coldiretti – spiega Alberto Marsetti, Presidente della Coldiretti di Sondrio – sono in contatto costante con le aziende, stanno monitorando la situazione e lo stato dei pascoli, visto che il nostro sistema zootecnico oltre a produrre latte di alta qualità svolge anche un ruolo fondamentale nella tenuta del territorio e nella difesa della montagna”.