Decine di migliaia di euro di danni. E’ in corso il monitoraggio di Coldiretti dopo la tempesta di vento e grandine che ieri ha colpito la bassa Lombardia, in particolare nelle zone di Cremona e Mantova. Le prime rilevazioni indicano che il maltempo ha colpito campi di mais e vigneti, ha distrutto e scoperchiato serre e ricoveri per il fieno. Durante questa pazza primavera – spiega la Coldiretti – eventi meteo sempre più violenti hanno causato in Italia danni per oltre un miliardo di euro. In provincia di Mantova il maltempo di ieri ha colpito a macchia di leopardo. Vicino alla città, a Castelletto Borgo, Marmirolo e Roverbella, si sono verificati danni al mais causati dal forte vento, mentre la grandine si è riversata su Curtatone. I problemi maggiori nella zona di Casaloldo, dove il vento ha danneggiato frumento e mais e abbattuto un ricovero per il fieno. “Attorno alla mia azienda – racconta Alberto Zanella, titolare con il padre di un’azienda zootecnica – il vento ha piegato una quarantina di ettari di grano e circa 100 ettari di mais. E ha distrutto una serra che usavamo per le rotoballe di fieno”.
Monitoraggio e conta dei danni anche in territorio cremonese. Il violento temporale che nel tardo pomeriggio di ieri si è abbattuto sulla città di Cremona e nel circondario ha allettato mais e frumenti, in particolare nella fascia a nord della città che va dalla Cava, Picenengo, Cambonino, Migliaro, Boschetto, Persico, Persichello, dove l’acquazzone è stato accompagnato da grandine e forte vento. Le prime segnalazioni dalle aziende – evidenzia Coldiretti Cremona – parlano anche di vari alberi abbattuti e qualche tettoia e serra scoperchiate. Campi rasi al suolo, lungo una stretta striscia, nella campagna di Grontardo, colpita dalla tromba d’aria. Alcuni disagi si registrano anche nel territorio di San Colombano, in provincia di Milano, dove nella giornata di ieri si è abbattuta una grandinata che ha colpito a macchia di leopardo le colline dove si produce l’unico vino DOC di Milano. “Su circa tre ettari di vigneto – racconta Cristian Bergonzi, vitivinicoltore socio Coldiretti – circa la metà dei grappoli è stata colpita. Adesso temo perdite nella produzione”.