Una grandinata ogni due giorni. E’ questa la media delle bombe di ghiaccio che hanno colpito la Lombardia dallo scorso maggio fino a oggi. Il dato emerge da un monitoraggio della Coldiretti Lombardia che indica come le province più colpite siano state Pavia e Sondrio con 5 eventi a testa e a seguire Brescia, Cremona e Sondrio con 4 episodi ognuna. La Valtellina ha recuperato posizioni proprio ieri dopo la raffica di tre grandinate che dalle 8 del mattino fino alle tre del pomeriggio hanno colpito diverse aree causando danni fino al 50% sui vigneti e fra il 20% e il 30% sui meleti, con perdite – stima la Coldiretti – che superano i 3 milioni di euro.
 
“Un anno così è difficile da ricordare – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – in passato si sono verificate grandinate anche molto intense che hanno causato danni seri alle coltivazioni e alle strutture, ma la primavera-estate del 2015 sembra essere caratterizzata da una frequenza di eventi che preoccupa. Resta da vedere cosa accadrà con tutta l’energia termica accumulata nell’atmosfera con le alte temperature di questi giorni, quando sembrava di stare in un forno, con aria molto calda e umidità alta”.
 
Il monitoraggio effettuato dagli uffici di Coldiretti sul territorio, indica un totale di 32 grandinate in poco più di 60 giorni: oltre a quelle già indicate, ce sono state 3 a Lodi, 2 a Varese, 2 a Milano, 2 a Bergamo e una a Como. Ogni fenomeno – spiega la Coldiretti Lombardia – ha una propria storia, una propria evoluzione e conseguenze diverse.
 
In provincia di Pavia, ad esempio, i 5 episodi da maggio a giugno hanno riguardato Lomellina e l’Oltrepò: le viti hanno resistito, mentre in Lomellina ci sono stati danni al mais e alla soia, salvo il riso che era ancora nelle prime fasi di crescita.
 
Nel Bresciano i 4 episodi sono avvenuti tutti in una decina di giorni fra l’8 e il 19 giugno: la prima ha colpito la bassa Val Camonica nel comune di Darfo Boario Terme dove ha distrutto serre e le colture in pieno campo e nella notte un’altra ha investito la Franciacorta fra Erbusco e Rovato, dove è stato colpito il 20% dei vigneti e fra Palazzolo e Pontoglio dove sono stati coinvolti anche i campi di mais. Il 17 giugno è toccato ai comuni di Paderno e di Passirano interessato mentre due giorni dopo una  violenta grandinata ha colpito Lonato del Garda, Centenaro e  Madonna della Scoperta, proseguendo poi  verso Desenzano, Solferino e Cavriana.
 
La grandine – spiega la Coldiretti Lombardia – non ha una diffusione ad ampio spettro come può essere la pioggia, ma arriva all’improvviso, si concentra su una fascia di territorio e poi sparisce, lasciando magari in cielo il sole e a terra i danni.
 
Nel Mantovano ha colpito 4 volte tutte le mese di giungo: la prima nei comuni di Acquanegra sul Chiese, Asola, Bozzolo, Canneto sull’Oglio, Castellucchio, Ceresara, Gazoldo degli Ippoliti, Goito, Marcaria, Mariana Mantovana, Piubega, Redondesco, Rivarolo Mantovano, Rodigo (Medio Mantovano e Oglio Po),  e Serravalle Po (Basso Mantovano). La seconda a Cavriana, Ceresara, Gazoldo degli Ippoliti, Guidizzolo, Piubega, Solferino, Roverbella (Alto e Medio Mantovano), Commessaggio, Gazzuolo, Pomponesco, Sabbioneta, San Martino dall’Argine, Viadana (Oglio Po). La terza, il 23 giugno, ancora a Commessaggio e Sabbioneta (Oglio Po) e l’ultima, quattro giorni dopo a Magnacavallo, Poggio Rusco e Sermide (Basso Mantovano).