Burocrazia semplificata, difesa del suolo, agroenergie “a misura di cascina”, Expo e filiera agricola diretta verso i consumatori. Sono queste le proposte presentate oggi da Coldiretti durante l’incontro in Regione Lombardia con il Presidente Roberto Formigoni per l’illustrazione del Documento strategico annuale all’interno del Patto per lo sviluppo.
Anche in vista dell’Expo – spiega la Coldiretti Lombardia - serve una vera “cabina di regia” in grado di valorizzare il territorio e la filiera con una rete di accoglienza che faccia perno sulle cascine e sugli agriturismi, con una valorizzazione del settore agricolo non solo dal punto di vista produttivo tradizionale, ma anche con le nuove attività legate al sociale, al wellness e alle vendite dirette con i farmers’ market, i negozi in cascina e le botteghe di Campagna Amica.
“Ma per facilitare il lavoro delle aziende – commenta Nino Andena, Presidente di Coldiretti Lombardia - bisogna semplificare e unificare documenti e procedure burocratiche, con una valorizzazione dei centri agricoli di assistenza alle imprese attraverso la gestione dei fascicoli aziendali mentre per il rapporto con i consumatori e il potenziamento del ciclo economico dobbiamo rendere più trasparenti i prodotti attraverso un’etichetta chiara sull’origine e con tutte le informazioni necessarie per un acquisto consapevole, potenziando anche le occasioni di contatto fra agricoltori e consumatori”.
Le bioenergie sono poi un altro fronte dello sviluppo – spiega Coldiretti - ma devono restare un’opportunità all’interno del lavoro nei campi e non una scelta sostituiva: quindi gli impianti a biogas non devono essere superiori a 1 megawatt e i pannelli fotovoltaici devono finire sui tetti e non sui terreni.
Bisogna mettere regole precise al consumo di suolo – continua la Coldiretti - sia per quanto riguarda la quantità di superficie che viene usata per le infrastrutture che per i risarcimenti da garantire alle aziende agricole a fronte di sottrazioni di terreno che le danneggiano sia dal punto di vista produttivo che economico.
Infine anche sul fronte dei Parchi è necessaria – secondo la Coldiretti Lombardia – un funzionamento meno burocratico di questi enti di tutela e una migliore rappresentanza della parte agricola quale espressione imprescindibile del territorio in cui il Parco opera.