Il km zero si fa largo nelle mense della Lombardia. Secondo un’analisi della Coldiretti regionale, dal marzo 2011 a oggi, sono stati già 14 milioni i pasti serviti nelle scuole, negli asili nido e negli ospedali dove era presente almeno un prodotto della Filiera agricola italiana. Ed entro settembre 2012 il numero raddoppierà a circa 28 milioni.
“In un periodo di crisi e di incertezza per il futuro come è quello che stiamo vivendo – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – dalla società emerge forte il bisogno di sicurezza e di fiducia. La gente ha bisogno di essere tranquilla almeno su quello che le viene messo nel piatto e i prodotti agricoli hanno questo valore aggiunto, oltre alla qualità e alla riconoscibilità”.
Al Policlinico San Donato, per esempio, spiega la Coldiretti Lombardia, vengono utilizzati ortaggi, frutta e carne del territorio per quasi mezzo milione di pasti all’anno. Nelle mense di Milano Ristorazione si è iniziato con l’insalata in busta già pronta e i legumi secchi bio. Al Comune di Lonato sul Garda vengono forniti ortaggi, formaggi e carne a km zero. E anche un micronido privato di Milano, “La casa delle tate” serve frutta e verdura, formaggi e carne della filiera agricola lombarda.
“Si tratta di un percorso di incontro fra domanda dei consumatori e proposta dei produttori che si incardina nella grande rete di vendita diretta che la Coldiretti sta costruendo su tutto il territorio nazionale – spiega Prandini – le nostre aziende sono impegnate in prima linea per la creazione di un nuovo modello di sviluppo e di diffusione dei loro prodotti”.
E così in Lombardia sono nati 100 farmers’ market, oltre 1.300 spacci agricoli in cascina e il 12 aprile 2012 alle 15 debutterà presso la Cascina Cuccagna di Milano, un edificio rurale del 1600 fra Porta Romana e viale Abruzzi, anche la prima Bottega di Campagna Amica del capoluogo lombardo, che vuole essere un po’ il punto di sintesi della Filiera Agricola Italiana, dove i consumatori potranno trovare non solo i prodotti lombardi ma anche quelli degli agricoltori delle altre regioni.