Ramadan, gli islamici che lavorano nei campi sotto il sole e nel caldo torrido possono bere acqua durante il giorno. Lo ha detto questa mattina alla Coldiretti Lombardia, dalla moschea di Roma (la più grande d’Europa), l’imam egiziano Ahmad al Sakka, laureato presso la prestigiosa università islamica al-Azhar del Cairo.
“Ci sono casi speciali in cui è lecito per un musulmano derogare al divieto di bere acqua durante il giorno nel Ramadan – ha spiegato l’imam, tramite Mario Scialoja, uno degli amministratori del centro islamico – in particolare è esente dal divieto chi lavora in condizioni molto pesanti, come ad esempio chi sta nei campi sotto il sole a temperature torride o chi è impegnato nelle acciaierie davanti ai forni”.
Altre eccezioni al divieto di bere dall’alba al tramonto del Ramadan, che inizia domani, riguardano i malati, le donne incinta, le persone molto anziane che potrebbero pregiudicare il loro stato di salute e anche chi fa lavori come il pilota di aereo o l’autista di bus nei quali un malore potrebbe mettere a repentaglio la vita di altre persone.
Si tratta di un parere autorevole e di buonsenso per la comunità musulmana – commenta la Coldiretti Lombardia – e che in qualche modo fa chiarezza sull’atteggiamento da tenere quando si lavora in condizioni particolari, come le alte temperature o sotto il sole, dove la mancanza di idratazione rappresenta un rischio per la salute. Bere acqua quando si fanno lavori pesanti in pieno campo con temperature alte e forti percentuali di umidità – conclude la Coldiretti Lombardia - è una necessità vitale per l’essere umano.
In Italia sono oltre 90 mila i lavoratori stranieri impiegati in agricoltura. In Lombarda i dipendenti extracomunitari sono circa 15 mila, pari al 19 per cento del totale degli occupati, con una buona presenza di indiani, pachistani e magrebini. Una delle aree con la più alta incidenza di addetti musulmani è Mantova, dove sono circa un migliaio, impiegati nella raccolta degli ortaggi e della frutta, in particolare angurie e meloni.
(10/08/2010)
Fabio Bonaccorso comunicazione.lombardia@coldiretti.it 347/0599454