“Una svolta” così Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia commenta la storica risoluzione del Parlamento europeo per l’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto, ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne. “E’ un passo importante per fermare l’inganno del finto Made in Italy – aggiunge Prandini – Questa presa di posizione è il risultato delle battaglie di Coldiretti, ma non ci possiamo fermare. Il prossimo passo deve essere una decisione coerente della Commissione UE che finalmente garantisca chiarezza e trasparenza ai consumatori valorizzando al tempo stesso il lavoro delle nostre aziende agricole”.
La posizione del Parlamento europeo - spiega la Coldiretti – invita la Commissione a dare applicazione all’indicazione obbligatoria del Paese d’origine o del luogo di provenienza per tutti i tipi di latte destinati al consumo diretto nonché ai prodotti lattiero-caseari e ai prodotti a base di carne, e a valutare la possibilità di estendere l’indicazione obbligatoria del Paese di origine o del luogo di provenienza ad altri prodotti alimentari mono-ingrediente o con un ingrediente prevalente, elaborando proposte legislative in questi settori.
“La gente vuole tornare a conoscere davvero i prodotti e non limitarsi a comprarli, come fossero bulloni tutti uguali sfornati in serie” afferma Prandini. Il 96,5% dei consumatori italiani infatti – spiega la Coldiretti - ritiene necessario che l’origine degli alimenti debba essere scritta in modo chiaro e leggibile nell’etichetta, secondo la consultazione pubblica on line condotta dal ministero delle Politiche Agricole (Mipaaf). “Inoltre – conclude il Presidente di Coldiretti Lombardia – l’indicazione d’origine permetterebbe di far emergere in modo chiaro quel fiume carsico di 1.150.000 quintali di cagliate estere importate, pari al 12% della nostra produzione nazionale di latte, che vengono poi usate per realizzare formaggi spacciati per italiani senza che i consumatori ne sappiano nulla, danneggiando al tempo stesso le stalle italiane”.
L’obbligo di indicare in etichetta l’origine è una battaglia storica della Coldiretti che con la raccolta di un milione di firme alla legge di iniziativa popolare ha portato all’approvazione della legge n.204 del 3 agosto 2004 grazie alla quale è diventato obbligatorio indicare in etichetta la provenienza del latte fresco e quella della passata di pomodoro in Italia”. Da allora molti risultati sono stati ottenuti anche in Europa ma - continua la Coldiretti - l’etichetta resta anonima per quasi la metà della spesa, dai formaggi ai salumi, dai succhi di frutta, dalla pasta al latte a lunga conservazione, dal concentrato di pomodoro ai sughi pronti fino alla carne di coniglio.
A livello comunitario - riferisce la Coldiretti - il percorso di trasparenza è iniziato dalla carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d'obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell'ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l'obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto. L’Italia sotto il pressing della Coldiretti ha fatto scattare il 7 giugno 2005 l’obbligo di indicare la zona di mungitura o la stalla di provenienza per il latte fresco e il 17 ottobre 2005 l’obbligo di etichetta per il pollo Made in Italy per effetto dell'influenza aviaria mentre a partire dal 1° gennaio 2008 l’obbligo di etichettatura di origine per la passata di pomodoro.
LA META’ DELLA SPESA DEGLI ITALIANI E’ ANONIMA
| Cibi con l'indicazione di origine |
E quelli senza |
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| Carne di pollo e derivati |
Salumi |
| Carne bovina |
Carne di coniglio |
| Frutta e verdura fresche |
Carne trasformata |
| Uova |
Frutta e verdura trasformata |
| Miele |
Derivati del pomodoro diversi da passata |
| Passata di pomodoro |
Formaggi |
| Latte fresco |
Derivati dei cereali (pane, pasta) |
| Pesce |
Latte a lunga conservazione |
| Extravergine di oliva |
Concentrato di pomodoro e sughi pronti |
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Riso |
Fonte: Elaborazioni Coldiretti