Con i suoi 24 mila ettari, è Mantova la provincia lombarda con la maggiore superficie coltivata a grano. Lo rivela l'elaborazione diffusa da Coldiretti in occasione della Giornata del pane a Expo. L'area a frumento del Mantovano rappresenta il 38% del totale lombardo (64 mila gli ettari complessivi). Seguono Pavia (11.900 ettari) e Cremona (8.400 ettari). Pari a circa un milione e 200 mila quintali la quantità di cereale prodotto, pronto a trasformarsi in oltre 900 mila quintali di farina.
A Mantova spetta, però, anche un altro primato: con un panificio ogni 1.538 abitanti, è la provincia lombarda con la maggiore capillarità del servizio (la media regionale è di un forno con rivendita ogni 2.025 abitanti).
“Il pane fa parte della nostra tradizione italiana e mantovana – ha commentato il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra - un alimento simbolo collegato sia alla produzione agricola sia al consumo a casa. In questi anni di crisi abbiamo notato segnali di un aumento della lavorazione a casa e si stanno diffondendo anche i laboratori negli agriturismi. Si tratta di un alimento base della dieta mediterranea, dove la qualità della materia prima si sposa perfettamente con l'artigianalità dei fornai e degli impastatori”.
Non c'è paese senza il proprio forno. Dal nord al sud della provincia cambiano le specialità, che risentono delle influenze delle province vicine, e cambiano anche i prezzi.La media, per il pane comune, è di 4 euro al chilo, ma la più classica delle michette (senza olio, strutto o farine speciali) può costare dai 2,90 euro al chilo della zona di Goito ai 5 euro dell’area di Ostiglia.
I dati di questa mappa del pane emergono da una rilevazione delle segreterie territoriali di Coldiretti Mantova. Che alla passerella internazionale di Expo ha portato la schiacciatina mantovana, ochisolina. Questo pane sottile, più o meno croccante, ideale per una merenda veloce a qualsiasi ora, è stata, ed è tuttora, il punto di riferimento per la ricreazione di generazioni di scolari.
Tutti i mantovani conoscono le chisoline, ma forse pochi sanno che le conoscevano già anche i Gonzaga: i fornai dell’epoca le chiamavano “schizzadas”. Probabilmente la forma e la consistenza non erano uguali a quelle di oggi, ma come ai giorni nostri, sostituivano il pane o eranoil cibo prediletto per gli spuntini fuori pasto, soprattutto nelle pause dei lavori in campagna. Delle “schizzadas” parla anche Teofilo Folengo, che le cita nel Baldus, il poema in latino maccheronico pubblicato nel 1517.
Il prezzo del pane in provincia di Mantova
| UFFICI DI ZONA |
PREZZO MINIMO Euro/kg |
PREZZO MASSIMO Euro/kg |
PREZZO MEDIO Euro/kg |
| Mantova città |
3,70 |
4,50 |
4,30 |
| Asola |
3,50 |
3,80 |
3,65 |
| Curtatone |
4,00 |
4,50 |
4,25 |
| Goito |
2,90 |
3,30 |
3,10 |
| Ostiglia |
3,10 |
5,00 |
4,09 |
| Pegognaga |
3,30 |
4,50 |
4,18 |
| Viadana |
4,20 |
4,50 |
4,35 |
| Volta Mantovana |
4,00 |
4,30 |
4,15 |
| Media provinciale |
4,01 |