Una moratoria sui debiti degli allevamenti da latte e da carne bovina e suina. E’ quanto chiede Coldiretti al Governo per dare respiro alle aziende, che stanno vivendo un momento di crisi senza uguali. Servono misure nazionali di rapida attuazione con una moratoria su mutui e prestiti agli allevamenti di 24/36 mesi nonché – sottolinea la Coldiretti - un riposizionamento debitorio dal breve al medio lungo termine ed un impegno straordinario sui fondi di garanzia. Una necessità che - precisa la Coldiretti – può accompagnare il position paper che l’Italia presenterà alla Commissione europea che prevede anche l’obbligo di etichettatura di origine per fermare le importazioni dall’estero da spacciare come Made in Italy.
“Si tratta di un’ulteriore azione che Coldiretti promuove con l’intento di sostenere il lavoro delle nostre aziende zootecniche, che stanno attraversando un periodo di forte difficoltà – spiega il Presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra – con un crollo dei prezzi alla produzione che sta mettendo in ginocchio tanti imprenditori del settore. Se andiamo avanti così, il rischio è di vedere chiudere sempre più aziende, con la perdita di centinaia di posti di lavori”.
Nel Mantovano sono circa 250 gli allevamenti di vacche da carne e un migliaio gli allevamenti di vacche da latte, con una produzione di latte di oltre 870 mila tonnellate. E sono più di 800, con un’esposizione residua complessiva di oltre 90 milioni di euro, le aziende che, secondo una stima di Coldiretti, potrebbero beneficiare della moratoria sul debito. La moratoria eviterebbe alle aziende il ricorso a nuovi finanziamenti, liberando risorse, per il Mantovano, pari a circa 3 milioni di euro in un anno.