Pensione media sotto i 500 euro e sempre meno servizi sociali: il futuro preoccupa i pensionati di Federpensionati Coldiretti, che oggi (venerdì 26 giugno) si sono trovati a Mantova per il vertice regionale dell’associazione. Oltre 500 persone sono arrivate da tutta la Lombardia in rappresentanza dei circa 35 mila iscritti al movimento, più di 11 mila soltanto a Mantova (record regionale).
“In questo momento di crisi profonda – spiega il segretario nazionale Danilo Elia - le famiglie numerose e i pensionati stanno pagando un prezzo più alto degli altri. In Italia ci sono più di 2 milioni e mezzo di persone non autosufficienti. Per queste persone, che hanno un valore, serve grande attenzione. Il rischio, invece, è che accada il contrario: con sempre meno trasferimenti statali, non ci sono più soldi per i servizi sociali”.
E con le pensioni che non arrivano ai 500 euro, chi ha bisogno di aiuto non può permettersi di pagarlo: “Chiediamo – aggiunge Elia – l’adeguamento al costo della vita. Più della metà dei nostri scritti prende meno di 1000 euro al mese, e con questa cifra spesso devono aiutare figli e nipoti”.
Proprio ai giovani pensa Franca Sartore, presidente regionale dei Pensionati Coldiretti, annunciando un vertice congiunto tra le diverse generazioni di imprenditori agricoli subito dopo l’estate: “Per i nostri giovani – spiega Sartore - dobbiamo rimanere uniti, ma qualcosa deve cambiare in fretta. Non è possibile che un chilo di mele venga pagato 20 centesimi all’azienda agricola e il consumatore finale se la ritrovi al supermercato a 2 euro al chilo a dire poco. Va a finire che in molte zone, come la Valtellina da dove arrivo io, i giovani abbandoneranno la terra. In tanti ci stanno provando, ma quando vedono che non riescono a guadagnarsi da vivere mollano. E senza ricambio, si perde il presidio del territorio”.