Una certificazione etica per le aziende che rispettano le regole. Con questo obiettivo è nata la Rete del lavoro agricolo di qualità, progetto inserito nel piano di intervento Campolibero (contenuto nel decreto legge 91/2014, convertito dalla Legge 11 agosto 2016, n. 116) per il rilancio dell’agricoltura italiana e il ricambio generazionale nel settore.
 
Lo strumento della rete può rivelarsi utile per rafforzare il contrasto ai fenomeni di irregolarità come il caporalato, sui quali Coldiretti lavora da tempo: “Per la nostra organizzazione – spiega Paolo Carra, presidente di Coldiretti Mantova – la legalità è fondamentale. Lo dimostra la nascita dell’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura, impegnato anche sul fronte della legalità nel lavoro”.
 
Possono chiedere di aderire alla Rete le imprese agricole datrici di lavoro in possesso di questi requisiti:
 
 
·        Non avere riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di lavoro ed in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto.
·        Non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative definitive per le violazioni di  cui al punto precedente.
·        Essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.
 
Alla procedura si accede attraverso il sito www.inps.it . Le aziende potranno registrarsi ed essere valutate dalla Cabina di regia della Rete, che è presieduta dall’Inps: si tratta di uno strumento operativo che per la prima volta introduce un sistema di certificazione da parte dello Stato.
 
In caso di accoglienza dell’istanza, le aziende selezionate entreranno a far parte della Rete e riceveranno un certificato. L’iscrizione alla Rete del Lavoro agricolo di qualità è importante ai fini dell’attività di vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell’INPS.
 
Coldiretti, in qualità di intermediaria, potrà assistere le imprese nella procedura di iscrizione utilizzando la stessa password prevista per il caricamento delle pratiche agricole (DMAG, D.A.). Per informazioni è possibile rivolgersi ai propri uffici di riferimento in zona.