Via libera al Piano salva stalle di Coldiretti. La giunta regionale della Lombardia ha approvato la rivisitazione delle zone vulnerabili con una nuova mappa per la gestione degli effluenti da allevamento. In provincia di Mantova, il piano salverà decine di aziende, che altrimenti avrebbero rischiato la chiusura per la diminuzione del numero dei capi allevati o per i costi d’affitto di nuovi terreni. In dieci anni, il territorio, nel quale si alleva più di un milione di capi suini e oltre 318 mila bovini, ha già perso – spiega Coldiretti Mantova - il 36% delle stalle di vacche da latte. L’applicazione della direttiva, con il 70 per cento dei comuni inseriti nelle cosiddette zone vulnerabili, avrebbe peggiorato una situazione già pesante.
Il documento – spiega Coldiretti Mantova – verrà subito inviato ai Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura per aprire le trattative con l’Unione Europea e definire il tutto entro la fine di quest’anno. “La nuova mappa – dice il presidente Paolo Carra – è un’ottima base di partenza per trovare un accordo con l’Europa sulla modifica della Direttiva Nitrati, che rischia di mettere in ginocchio le nostre aziende con regole vecchie di vent’anni. La trattativa che ci aspetta ha l’obiettivo di tutelare centinaia di aziende e di difendere produzioni esportate in tutto il mondo come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma. Anche perché la maggior parte dell’inquinamento da nitrati, come dimostrano le ultime ricerche, dipende da insediamenti industriali e residenziali e non dagli allevamenti”.