Vacanze lunghe, da una settimana a dieci giorni, per gli ospiti stranieri, il classico week end da due o tre giorni per gli italiani. Tempi diversi stessa destinazione: le nostre campagne. Volano le prenotazioni per gli agriturismi di Terranostra Mantova, che per Pasqua e Pasquetta segnalano un boom di prenotazioni.  E non soltanto nell’Alto Mantovano, da sempre meta turistica molto apprezzata – spiega Coldiretti Mantova - ma anche nelle località dell’hinterland del Medio e del Basso Mantovano, che stanno recuperando terreno grazie alla qualità delle loro proposte. Il trend positivo non riguarda soltanto Mantova: secondo le analisi di Terranostra, si prevede una crescita del 15% delle presenze nei quasi 22 mila agriturismi presenti in Italia.
 
“La novità della primavera 2016 è proprio questa: i turisti stanno cominciando a scoprire anche il Basso e Medio Mantovano, premiando il lavoro degli operatori, che offrono la loro ospitalità in strutture sempre più curate. E’ qui che si registra un aumento delle presenze rispetto agli anni passati, mentre per l’Alto Mantovano i numeri rimangono costanti”,  spiega Giuseppe Groppelli, Presidente di Terranostra Mantova.  Tutto esaurito sui colli, quindi, ma anche in molti agriturismi di pianura, dalla Corte Casella di Bagnolo San Vito alla Corte Fabbrica di Motteggiana.  “Il merito è della qualità – aggiunge Groppelli – che con il nuovo sistema di classificazione sarà messa in luce grazie a parametri uniformi per tutte le strutture. Quella stessa qualità che fa sì che i turisti tornino a trovarci un anno dopo l’altro”. Buone le aspettative anche per i prossimi fine settimana: “Ci sono già molte prenotazioni anche per le settimane dopo Pasqua, e credo che le iniziative di Mantova capitale italiana della cultura faranno da traino anche al turismo verde”.
 
Agriturismi promossi anche per i pranzi di Pasqua e Pasquetta: coperti sold out ovunque, per fare festa con i piatti della tradizione. “I gusti cambiano – spiega Roberto Gandolfi, titolare  dell’azienda agricola omonima a Casale di Roncoferraro – ma con i piatti tradizionali si riesce ad accontentare la gran parte degli ospiti”. I salumi aprono quasi tutti i menù, ma a guidare la hit parade dei piatti pasquali dal nord al sud della provincia sono gli agnolini fatti in casa, prodotti con le uova dell’azienda. Seguono le tagliatelle con l’anatra, le crespelle e i risotti cucinati con asparagi o spinaci. Tra i secondi hanno la meglio il coniglio arrosto e l’agnello al forno, serviti con verdura fresca di stagione e patate. Il tutto innaffiato da Lambrusco Igt e vino dei colli. Preparati in azienda anche i dolci: semifreddi, sbrisolone e torte di mele i più gettonati.