“E’ un adeguamento molto atteso, che nel Mantovano riguarda oltre 9 mila pensionati coltivatori diretti con pensioni inferiori ai 480 euro al mese”. Vittorio Valente, Presidente provinciale e consigliere nazionale di Federpensionati Coldiretti,  commenta così l’annuncio del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che nei giorni scorsi ha presentato le novità riguardanti le pensioni più basse.
 
“I pensionati che, con un assegno pari a 1,5-2 volte il minimo, non avevano la  quattordicesima – ha detto Poletti - ora l'avranno. Per gli altri, al di sotto di questa soglia, che già ricevevano questo reddito, l'incremento sarà attorno al 30%, anche se dobbiamo ancora fare un po' di lavoro per calcolarlo con precisione”. Nel Mantovano, secondo l’elaborazione del patronato Epaca di Mantova su dati Inps, avranno diritto all’adeguamento oltre 9 mila agricoltori: più di 4 mila con un reddito medio di poco superiore ai 300 euro e circa 5 mila con un assegno di poco più di 400 euro. 
 
“Con questa modifica – prosegue Valente – i nostri pensionati potranno recuperare una parte del potere di acquisto perduto, che negli anni ha determinato una situazione sociale molto difficile per i coltivatori pensionati e per le loro famiglie”. Si tratta  della conferma dell’obiettivo di dare un aiuto alle pensioni basse anticipato dal Ministro del lavoro anche in base alle richieste della Federpensionati Coldiretti nell’ambito del recente convegno del Cupla, il Coordinamento unitario dei pensionati del lavoro autonomo. Un convegno che aveva al centro redditi pensionistici adeguati, servizi socio assistenziali compatibili con le nuove esigenze degli anziani e delle famiglie, coesione sociale, economica e solido patto fra generazioni, e nel corso del quale Poletti aveva affermato che “l'obiettivo è dare un aiuto alle pensioni basse, il meccanismo non lo abbiamo ancora deciso ma affronteremo la questione nella legge di stabilità".