La metà di loro è laureata, il 57% ha fatto innovazione, il 74% è orgoglioso del proprio lavoro e il 78% è più contento di prima. Sono le new entry nelle campagne secondo l’analisi Codiretti/Ixé presentata questa mattina (giovedì 4 febbraio) a Fieragricola di Verona.
Una fotografia che trova conferma nella rappresentanza mantovana Coldiretti in fiera, una ventina di imprenditori agricoli tra i 20 e i 30 anni con le idee molto chiare. “Il livello di preparazione dei giovani agricoltori è elevato – spiega Fabio Baldini, 30 anni, maturità scientifica e laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari, titolare con i cugini di un allevamento di 300 vacche da latte a Borgo Virgilio – e credo ci sia troppo pregiudizio in giro. Per fare bene il nostro lavoro metto il sacrificio all’ultimo posto. Certo, l’impegno è tanto, ma soprattutto serve essere preparati e costanti, e bisogna sapersi organizzare. Poi, però, la soddisfazione è immensa”.
Ottimista anche Elisa Guarnieri, 27 anni, diplomata all’Istituto agrario e iscritta alla facoltà di Agraria a Milano, pronta a entrare nell’azienda di famiglia, che a Castelbelforte coltiva cereali e piante da frutto, subito dopo la laurea: “Mi ritrovo con quanto emerso dalla ricerca – dice Elisa – e non vedo l’ora di poter dare il mio contributo in azienda. Ho già qualche idea, soprattutto sul fronte della diversificazione”. Le difficoltà maggiori? “I problemi più grandi li abbiamo con la burocrazia, che ci fa perdere giornate intere”.
A carte e documenti è abituata Annica Squassabia, 26 anni di Sustinente, laureata in Economia internazionale a Padova, che per l’allevamento da 300 vacche da latte della propria famiglia ora gestisce i registri del latte d’alta qualità. “Ma in futuro – racconta – non è detto che non passi ad altro, a qualcosa di più pratico. Mia nonna lavorava in stalla, perché non posso farlo anch’io?”.
Ha 27 anni ed è imprenditore agricolo da sei Sandro Franzini di Guidizzolo. Perito agrario, gestisce con il papà un allevamento di suini da 3000 capi. “Da quest’anno sono io il titolare – spiega raggiante dopo essersi fatto fotografare con il Presidente Roberto Moncalvo -, la responsabilità è tanta ma con la costanza e la passione si fa tutto”.