Si è tenuto ieri mattina presso l’Hotel Favorita,a Mantova, il convegno organizzato dalla Coldiretti provinciale dal titolo “Il futuro della pac dopo il 2013” con nutrita partecipazione dei dirigenti dell'associazione. Scopo del convegno analizzare e approfondire i contenuti nella recente comunicazione della Commissione Europea sulla riforma della politica agricola comunitaria che, così come elaborata, non soddisfa pienamente Coldiretti in quanto andrebbe a penalizzare le imprese agricole.
Ci sarà circa un anno di tempo per rivedere la normativa e i vertici di Coldiretti, di concerto con le Istituzioni, prospettano nell’immediato futuro miglioramenti al testo, per adattarlo alle esigenze dell’agricoltura italiana e nello specifico a quella mantovana.
I lavori del convegno sono stati aperti dal presidente di Coldiretti Mantova Gianluigi Zani e coordinati dal Direttore di Coldiretti Mantova Giovanni Benedetti. Le oltre seicento pagine del testo della Commissione Europea non ci gratificano – afferma Gianluigi Zani - in quanto, attivandole nel nostro territorio, sarebbero penalizzanti per la maggior parte delle aziende. Inoltre nel testo la definizione di “agricoltori attivi” non piace a Coldiretti – continua Zani – perché li classifica in base alla quantità di aiuti che ricevono, senza tener conto di quello che realmente fanno, premiando così le rendite e le dimensioni e non certo il lavoro e gli investimenti.
La riduzione dei premi comunitari andrebbe a penalizzare il nostro territorio caratterizzato da superfici medio-piccole, e in alcune aree altamente specializzate, in grado di produrre beni di assoluta eccellenza. Ingiusto quindi equiparare, in fase di redistribuzione dei premi, le grandi produzioni cerealicole e foraggere dei paesi dell’Est Europa, con le nostre imprese che producono eccellenze enogastronomiche riconosciute.
A seguire le relazioni di Angelo Frascarelli - Professore della Facoltà di Economia Agraria dell’Università di Perugia – che ha approfondito gli aspetti tecnico economici della nuova PAC post 2013: previste minori risorse per l’Italia e assegnate in base a superficie e non al valore della produzione. Minore anche il valore dei titoli PAC.
Maggiore attenzione invece verrà posta ai temi ambientali, e ai giovani agricoltori.Stefano Leporati - Responsabile Area Sviluppo rurale della Confederazione Nazionale Coldiretti – rimarca la necessità di una forte semplificazione degli aspetti burocratici, rimarcando quelli che sono i punti fermi di Coldiretti ossia la difesa del budget, l’assicurazione del reddito alle aziende e la crescita della filiera corta. Maggiore importanza anche alla centralità del lavoro agricolo.
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Giorgio Apostoli - Responsabile area Zootecnia della Confederazione nazionale Coldiretti – che sottolinea come la zootecnia ne esca notevolmente penalizzata dalla nuova proposta comunitaria, in virtù del trend positivo che sta vivendo sul fronte export.
L’assessore all’agricoltura della Provincia di Mantova Maurizio Castelli afferma rilevante l’impatto economico della pac sul mantovano, un bacino territoriale importante per competitività, per i numeri dell’occupazione nel settore agricolo e per la sicurezza agro-alimentare.In gioco ci sono per l’Italia circa 6 miliardi di fondi comunitari all’anno per i prossimi sette anni, ma soprattutto il futuro di 1,6 milioni di imprese agricole che danno occupazione a circa un milione di dipendenti e che garantiscono il presidio territoriale di oltre 17 milioni di ettari di terreno coltivato totale dal quale nascono produzioni da primato che danno prestigio e competitività al Made in Italy nel mondo