Sbarca a Mantova il “cacciatore di falsi Made in Italy”. Ha girato mezzo mondo per scovare bufale e prodotti italian sounding, che sul mercato internazionale stanno portando via quote di mercato alle eccellenze italiane. Rolando Manfredini, capo area di Coldiretti per la sicurezza alimentare, ha scoperto i kit per produrre in casa  con polveri e semilavorati il finto Chianti, il “pecorino” con latte di vacca, il parmesan e il finocchiono. Sabato 27 giugno, dalle 9 alle 13, al  Mantova multicentre, Manfredini parteciperà all’International children’s rights festival, e sarà protagonista del dibattito su “Nutrizione. Salute, sicurezza e sostenibilità”.
 
Temi oggetto di un dibattito globale e nodo delle trattative per il TTIP, l’accordo internazionale sul commercio fra Europa e Stati Uniti, che vede al centro proprio le regole per gli scambi dei prodotti alimentari, l’identificazione delle materie prime e i criteri per controllare la sicurezza degli alimenti che potrebbero passare le frontiere della UE. “Con la crisi, bisogna tenere la guardia ancora più alta – dice il presidente di Coldiretti Mantova Paolo Carra –. I nostri prodotti sono sicuri: ben vengano, quindi, i controlli, anche per tutelare chi rispetta ogni giorno le regole”.
 
 
Soprattutto perché – spiega Coldiretti – ogni anno il fatturato dei falsi Made in Italy nel mondo e dei prodotti che sfruttano l’italian sounding raggiunge i 60 miliardi di euro, il doppio del valore di tutte le nostre esportazioni agroalimentari. I consumatori all’estero vengono ingannati da etichette con colori e nomi italiani o che imitano grandi vini o grandi formaggi: dal parmezan al cambozola. “Noi segnaliamo – spiega Manfredini -, ma l’italian sounding, pur essendo ingannevole per il consumatore, non è illegale. Lo diventa se, in ambito europeo, viene utilizzato il vero nome di una Dop. E’ successo con il Chianti dei kit, per i quali è intervenuta l’Interpol. Ma dopo il sequestro i produttori hanno cambiato il nome in Chianta”. Un modo per arginare il successo dei finti “Made in Italy” ci sarebbe: “Bisognerebbe rendere completamente trasparente tutta la filiera”.