Il nuovo sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti sarà gestito dall’Arma-Tutela Ambiente
Coldiretti sta valutando la posizione dei tutti i propri associati in ordine agli adempimenti previsti dal nuovo sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri), previsto da apposito decreto ministeriale e gestito dal Comando dei Carabinieri per la tutela dell’ambiente, che ha lo scopo di censire in modo informatico la filiera dei rifiuti speciali.
Hanno l’obbligo di iscriversi al Sistri, entro il 29 aprile, coloro che producono rifiuti speciali pericolosi in particolare, per l’agricoltura, gli imprenditori che utilizzano e devono smaltire olio per motori, filtri e batterie, con meno di 50 dipendenti (al di sopra vanno seguite altre norme); inoltre, hanno lo stesso obbligo i trasportatori, anche in conto proprio, di rifiuti pericolosi, sempre con meno di 50 dipendenti, e i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali e artigianali per attività di recupero e smaltimento rifiuti, potabilizzazione e altri trattamenti delle acque, depurazione e abbattimento fumi, aziende con 11-50 dipendenti (fino a 10 dipendenti, l’adesione al Sistri è volontaria).
In pratica, tutta la filiera rifiuti è interessata. Gli imprenditori agricoli sono quindi invitati dalla Coldiretti a verificare la loro posizione presso gli uffici zonali entro il 17 aprile, al fine di poter attuare la procedura informatica in tempo per rispettare il termine del 29 aprile.
La mancata iscrizione di coloro che vi sono obbligati, la fornitura di informazioni inesatte e l’omesso pagamento dei contributi sono soggetti a sanzioni amministrative analoghe a quelle del sistema cartaceo. La produzione di rifiuti e loro movimentazione, senza aver provveduto all’iscrizione al Sistri, comportano sanzioni anche di carattere penale.