Vertice della Coldiretti di Mantova per stilare la prima mappa dei danni causati dal terremoto. “I problemi maggiori – spiega Paolo Carra presidente della Coldiretti provinciale – li registriamo per adesso nel settore lattiero-caseario, soprattutto per quanto riguarda le oltre 250mila forme di Grana Padano e di Parmigiano Reggiano stipate nei magazzini. Un danno di oltre 75milioni di euro per il solo territorio mantovano”.
Nel complesso sono oltre 100 mila le forme di Grana Padano rovinate, presenti nei magazzini di stagionatura delle Latterie Sociale di Porto Mantovano, San Valentino di Marcaria, Santa Maria Formigada di Bagnolo San Vito e nel magazzino MGP di Pegognaga. Sono invece 150 mila le forme di Parmigiano Reggiano danneggiate delle Latterie Venera Vecchia di Gonzaga, Andreasi e Sociale di Villa Poma e nel magazzino MGP di Pegognaga.
La scossa ha fatto crollare le “scalere” dove vengono riposte le forme in stagionatura mettendo in ginocchio, in alcuni casi, l’intera produzione. Ma il danno è ulteriormente aggravato dal fatto che sarà difficile individuare nuove strutture per la stagionatura. “Ci stiamo attivando sul territorio – continua il Presidente della Coldiretti virgiliana - per recuperare nuove strutture idonee per lo stoccaggio delle forme rimaste integre”.
Lesioni anche alle strutture agricole e ai fabbricati rurali (case, stalle, fienili) e alcuni danni anche ai macchinari agricoli. Tra Sermide e Felonica, area geograficamente più vicina all’epicentro sismico, due fienili sono stati dichiarati inagibili dalla protezione civile e un’abitazione rurale è stata fatta sgomberare. Residenti accolti in strutture di emergenza appositamente predisposte nel paese. Crepe nei fienili, tegole cadute dai tetti delle case e stalle, camini rovinati, cornicioni che si sono staccati, vecchi fabbricati crollati sono segnalati in tutta l’area dell’Oltrepò mantovano e nel comprensorio del Destra Secchia.