Meno 96% di piogge nella prima decade di dicembre nella provincia di Milano rispetto alla media del periodo, meno 92% nel Lodigiano. Mentre in molte grandi città della Lombardia i livelli di smog salgono alle stelle. È questa la situazione nelle province di Milano e Lodi rilevata dalla Coldiretti Interprovinciale sulla base di un monitoraggio su dati Ucea. Un dicembre a secco – spiega la Coldiretti di Milano, Lodi, Monza Brianza – che arriva dopo un novembre in cui, rispetto alla media del periodo, è caduta oltre il 92% di acqua in meno nel Milanese e l’ 85,9% in meno nella provincia di Lodi.
“La mancanza di precipitazioni – spiega Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti Interprovinciale – se da una parte provoca la permanenza di inquinanti nell’aria delle grandi città, dall’altra sta creando preoccupazione nelle campagne sulla situazione dei principali bacini idrici e dei terreni, anche perché sta mancando la neve che rappresenta un’importante scorta per le risorse idriche indispensabili per lo sviluppo delle coltivazioni”.
Indicativo della realtà anomala di questi mesi è il livello del Po che è più basso di quasi 2 metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno al Ponte della Becca (Pavia) dove il livello idrometrico del più grande fiume italiano è addirittura come quello di questa estate. Una situazione preoccupante per un bacino dove si produce - conclude la Coldiretti - il 35% della produzione agricola che è fortemente dipendente dalla disponibilità di acqua ma che è anche sintomatica delle difficoltà in cui si trova buona parte dell’Italia e l’intera Lombardia. Secondo una rilevazione della Coldiretti regionale sui dati Ucea, infatti, dalle Alpi al Po nella prima decade di dicembre è caduto ben il 96% di acqua in meno rispetto alla media, dopo un mese di novembre con un meno 88% piogge. A livello nazionale, invece, a dicembre sono cadute il 91% di precipitazioni in meno rispetto alla media del periodo, mentre a novembre si sono dimezzate (-49%).