La nuova DOC Casteggio e il salame di una volta… appeso ad una volta, saranno i protagonisti della tre giorni alla Certosa Cantù di Casteggio cui parteciperà anche Coldiretti. Torna la rassegna dei vini con Miriana Trevisan come madrina e per l’occasione si sposa con un’idea di Eugenio Barbieri, socio di Coldiretti Pavia: tornare a stagionare i salami nelle cantine come facevano i nostri padri.
Sull’argomento si terrà, domenica alle 10.30, il convegno “C’era una Volta … della cantina”, che vedrà la presenza del famoso cuoco Gianfranco Vissani in veste di sostenitore dell’iniziativa e un ricco parterre di partecipanti, da Attilio Barbieri, creatore del blog Etichettopoli, ai rappresentanti delle comunità montane del territorio e dei consorzi del salame di Varzi e del Nobile del Giarolo, oltre ai Consorzi di tutela dei vini Oltrepò e Colli Tortonesi, a Slow Food e appunto a Coldiretti.
“Quando il nostro associato Eugenio Barbieri ci ha prospettato la sua idea – interviene Giuseppe Ghezzi, presidente della Coldiretti di Pavia – ne abbiamo immediatamente e con entusiasmo condiviso le finalità. Riscoprire i sapori di una volta, contribuire con una produzione di nicchia a incrementare il forte blasone del Salame di Varzi, partecipando a caratterizzare il territorio con una produzione di eccellenza, sono azioni che si allineano perfettamente alla filosofia di Coldiretti che abbraccia la tipicità e respinge l’omologazione. In questo caso, oltre a contribuire a ritrovare un alimento, che le moderne tecniche di produzione rendono difficile, si potrebbe anche innescare un meccanismo per cui quelle cantine, oggi inutilizzate, potrebbero diventare una risorsa per l’economia locale e contribuire al recupero di cascine ed edifici storici”.