Martedì 16 ottobre è avvenuta a Roma, presso il Ministero delle politiche agricole e forestali, la premiazione dei vincitori del concorso “Nuovi fattori di successo” che ha visto la partecipazione di 12 giovani agricoltori italiani selezionati da una giuria composta, oltre che dal Ministero e dall’Ismea, anche da altri soggetti che fanno parte della Rete Rurale Nazionale come l’Inea, l’OIGA, l’ONILFA e delle parti sociali che promuovono il ricambio generazionale in agricoltura. Si è trattato di un concorso che ha puntato ad individuare le buone pratiche nello sviluppo rurale realizzate da giovani agricoltori che hanno usufruito di finanziamenti nell’ambito delle Politiche europee di Sviluppo Rurale.
Grazie ad una sapiente strategia comunicativa e di interazione con le realtà associative e istituzionali del
territorio, Davide Stocco ha valorizzato l’azienda vitivinicola di famiglia puntando alla certificazione
DOC e IGT e all’enoturismo tanto da diventare un punto di riferimento per visite guidate, gite scolastiche e degustazioni. Con l’aiuto delle misure del PSR è stato possibile accelerare il processo di trasformazione e di ristrutturazione dell’azienda portando ad un’ottimizzazione degli ambienti per offrire ai visitatori un viaggio attraverso tradizioni e cultura di un territorio da secoli dedito alla coltivazione della vigna, con elementi espositivi come il museo di arte comunicativa e di accoglienza grazie ad una sala degustazione, promozione e vendita prodotti tipici. Con l’esperienze dei primi dodici classificati è stato realizzato un calendario che ne potesse valorizzare le storie e, con queste le buone pratiche adottate.
“Davide Stocco, giovane imprenditore del vino associato a Coldiretti – ha commentato Giovanni Roncalli, direttore della Coldiretti di Pavia – interpreta con entusiasmo il cambiamento promosso dalla nostra organizzazione che portando al centro dell’economia reale l’impresa agricola e la sua vitalità, coniuga il lavoro e la passione con la salvaguardia del territorio, la difesa della tradizione il sodalizio con il consumatore offrendo qualità e cultura ad un prezzo equo. Il vino rappresenta uno dei gioielli della nostra provincia e la sua valorizzazione si trasforma in promozione per l’economia di tutto il territorio”.
L’Oltrepò Pavese con i suoi 13.000 ettari di vigneto è, infatti, la terza area di produzione di vini certificati in Italia, per ettolitri prodotti e per superficie vitata con ben 43 comuni che costituiscono l’area di produzione a Denominazione di Origine (D.O.) ed esprime la pressoché totale concentrazione della produzione di uve Pinot Nero nazionale (circa il 75%) e di uva Croatina sul totale in Italia (circa il 70%). Si fregia di una DOCG riservata allo spumante metodo classico con 4 tipologie; sette DOC con 50 tipologie di vini e una IGT con 23 tipologie di vini.