Giovedì 10 luglio la Coldiretti consegnerà ai prefetti delle province risicole lombarde un documento per la difesa del riso italiano. A Pavia la delegazione di Coldiretti sarà guidata dal presidente della federazione provinciale Wilma Pirola e dal direttore Giovanni Roncalli, e incontrerà il prefetto Peg Strano Materia.
Ogni anno migliaia di tonnellate di riso proveniente dai paesi asiatici, e in particolar modo dalla Cambogia, entrano in Europa a dazio zero e a prezzi troppo bassi, mettendo fuori gioco i produttori italiani. In Lombardia gli scarsi margini di guadagno hanno già convinto molti agricoltori ad abbandonare questa coltivazione a favore di altre più redditizie. Le superfici investite diminuiscono anno dopo anno, e migliaia di addetti rischiano di perdere il lavoro. Inoltre – spiega Coldiretti Pavia – la tracciabilità del prodotto non è obbligatoria, e non esiste una normativa che imponga di scrivere sulle confezioni dove è stato coltivato il riso che compriamo. Al danno economico e sociale per la crisi di un intero comparto produttivo, quindi, si somma la beffa per i consumatori.
Per questo – spiega la Coldiretti – serve una nuova legge per la regolamentazione del commercio interno che garantisca non solo il lavoro dei nostri agricoltori, ma anche i cittadini attraverso l’obbligo di indicazione dell’origine e l’etichettatura del riso ma anche che venga tolto il segreto di stato sul nome delle aziende che importano riso straniero. Nel documento che sarà presentato ai prefetti, Coldiretti chiede anche una revisione del funzionamento delle Borse Merci e una corretta valutazione da parte del Governo sull’operatività dell’Ente Nazionale Risi. E’ necessario – conclude la Coldiretti – un provvedimento nazionale che disciplini meglio l’attività di enti e organismi che interagiscono con il settore.
L’Italia è il maggior produttore europeo di riso, con più di 14 milioni di quintali annui. La Lombardia, con quasi 90mila ettari di risaie, continua a rappresentare più del 40% degli oltre 216 mila ettari coltivati a riso in Italia, e la provincia di Pavia è la prima in Italia e in Europa con circa 80mila ettari coltivati a riso. La produzione raccolta in Regione nel 2012 è stata di 670mila tonnellate.
