“Non lasceremo che qualcuno metta il bavaglio sulla bocca dei viticoltori, che hanno tutto il diritto di esprimere il loro dissenso per prezzi delle uve che non coprono neppure i costi di produzione” così Alberto Marsetti, Presidente della Coldiretti Sondrio replica a Mamete Prevostini, Presidente del Consorzio Vini Valtellina secondo il quale la difesa degli agricoltori da parte di Coldiretti “lascia il tempo che trova” respingendo anche ogni ipotesi di adeguamento della tabella prezzi ferma da quindici anni.
“A parte il fatto che la missione della Coldiretti è difendere gli agricoltori e non ci pare tempo perso – spiega Marsetti – ma poi se i viticoltori vengono nei nostri uffici a dire che sono presi per la gola da chi ritira le uve, dobbiamo fare finta di non vedere e non sentire? Non credo proprio. Anzi. Piuttosto dovrebbe essere il Consorzio Vini a domandarsi perché c’è tanto malcontento. E la risposta non dovrebbe essere neppure così difficile da trovare, considerata la situazione”. Negli ultimi 15 anni il settore ha perso 1.200 viticoltori e – stima Coldiretti Sondrio - quasi 1500 operatori fra titolari, dipendenti e stagionali.
“E non mi pare che cercare soluzioni ai problemi delle persone sia perdere tempo - spiega Marsetti – se il Consorzio Vini vuole agricoltori con la testa bassa e il cappello in mano ai quali concedere o meno qualcosa in base a chissà quali parametri credo che punti a un mondo che c’era all’inizio del 1900. Se invece vuole ragionare in termini di rispetto della dignità del lavoro, della qualità delle produzioni e dell’equilibrio nei rapporti della filiera allora esistono temi comuni di confronto per soluzioni condivise”.
Per questo – conclude Coldiretti Sondrio – prima si adegua quello che c’è, ossia la tabella prezzi ferma dal 2000 e poi si migliora ancora in virtù anche del buon successo dei vini di Valtellina in Italia e all’estero. Vini – ricorda Coldiretti – fatti con quelle uve che si vorrebbero pagare, quando va bene, 3 euro al chilo, mentre, ad esempio una bottiglia di Sforzato viaggia sulla media di 14 euro sino a sfiorare i 40 euro e una di Valtellina Superiore è venduta al dettaglio intorno a 9 euro. Solo con la vendemmia 2014 – conclude la Coldiretti Sondrio – sono state prodotte oltre tre milione di bottiglie di vino della Valtellina fra Sforzato, Valtellina Superiore, Rosso di Valtellina e Terre Retiche su una superficie di quasi 900 ettari.