VARESE – “Ci sono le condizioni per superare i dazi aggiuntivi Usa che colpiscono le esportazioni agroalimentari Made in Italy, compresa la filiera varesina, per un valore su base nazionale di circa mezzo miliardo di euro: tra i prodotti colpiti ci sono, infatti, Grana Padano e Gorgonzola prodotti con il latte munto sul territorio” ma anche ma anche salami, mortadelle, succhi e liquori. La riflessione è del Presidente della Coldiretti provinciale Fernando Fiori in riferimento all’elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden. L' elezione del nuovo presidente Usa – sottolinea la Coldiretti prealpina – arriva a poco più di un anno dall’entrata in vigore il 18 ottobre 2019 in Usa di una tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall’Italia e dall’unione Europea, per iniziativa di Donald Trump nell’ambito della disputa nel settore aereonautico che coinvolge l’americana Boeing e l’europea Airbus sulla quale è intervenuto anche in Wto autorizzando prima gli Usa e poi l’Ue ad applicare dazi.
“Occorre ora avviare un dialogo costruttivo ed evitare uno scontro dagli scenari inediti e preoccupanti che rischia di determinare un pericoloso effetto valanga sull’economia e sulle relazioni tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia” afferma il presidente Fiori nel sottolineare che “gli Stati Uniti sono il primo mercato extraeuropeo per i prodotti agroalimentari tricolori per un valore che nel 2019 è risultato pari a 4,7 miliardi, con un ulteriore aumento del 3,8% nei primi otto mesi del 2020”.
L’export del Made in Italy agroalimentare in Usa nel 2019 è risultato pari a 4,7 miliardi. Il vino con un valore delle esportazioni di oltre 1,5 miliardi di euro, è il prodotto agroalimentare italiano più venduto negli States mentre le esportazioni di olio di oliva sono state pari a 420 milioni, e la pasta segue con 349 milioni di valore delle esportazioni.